Una storia lunga 5000 anni
Un viaggio olfattivo che ci accompagna attraverso i secoli, quando ebbe inizio un’arte antica che risale a quasi 5000 anni fa, quando il profumo nacque nella sua forma più pura; in olio, l’alcol arriverà solo qualche millennio dopo.
L’uso dei profumi in olio nel mondo antico
Le tracce di unguenti profumati, pomate e balsami oleosi risalgono a un percorso aromatico che si snoda tra Oriente e Occidente, ben visibile in molti studi archeologici e museali.
Già gli Egizi utilizzavano composti profumati per le loro cerimonie religiose e per la cura del corpo: come il Kiphy. Era composto da oltre 30 essenze (tra cui ginepro, mirra, incenso, menta e cannella) in forma oleosa, strofinato nelle zone del corpo più sensuali serviva a migliorare la salute, l’umore e soprattutto la vita di coppia. Nel X secolo poi, Ibn Sīnā, medico, filosofo e matematico persiano più noto in Occidente come Avicenna, elevò l’arte dell’estrazione aromatica con l’invenzione dell’alambicco, regalando al profumo in olio essenziale nuove e incredibili dimensioni.
L’introduzione dei profumi in alcool
La diffusione del profumo in alcool ebbe inizio nel XII secolo grazie alla Scuola Medica Salernitana, creando una netta separazione tra due mondi: quello arabo e orientale, che continuava a preferire gli oli, e quello occidentale, che abbracciava la novità dell’alcool. Nel 1868 con l’invenzione dello spray, o vaporizzatore, si ebbe la consacrazione della profumeria in alcol. Poiché gli spray tendevano a otturarsi a causa delle cere residue lasciate dalle materie prime, si pensò di aggiungere l’alcol per dar vita a quello che ancora oggi sono gli Eau de Toilette, versioni più leggere da uso quotidiano.
Ma come sono fatti profumi in olio?
I profumi in olio sono il risultato di una miscela di essenze odorose distillate da materie prime, senza la presenza di alcool. Ciò che li distingue è la loro concentrazione superiore, poiché non vengono diluiti come le comuni Eau de Toilette, Eau de Parfum o Parfum. Mentre nei profumi a base alcolica l’olio essenziale costituisce solo una parte, negli oli profumati la sua presenza è completa al 100%, garantendo un’esperienza aromatica molto più intensa e duratura.
I profumi in olio oggi
L’arte del profumo in olio continua ad incantare gli appassionati di profumeria artistica, offrendo un’esperienza sensoriale ricca di storia e tradizione che, per concentrazione e capacità di distinguere facilmente le note aromatiche, (a differenza del profumo in alcool) rende unica la scelta profumo giusto.
La scelta tra profumi in olio e alcolici è un viaggio personale ma di certo le essenze oleose ci offrono un’esperienza olfattiva unica, difficile da trovare nei profumi tradizionali. Basta pensare al motivo della loro creazione secondo diversi poeti preislamici: il profumo di una donna si deve sentire a un braccio di distanza dal suo viso, solo per chi ha il permesso di avvicinarla, non per gli altri, e li deve destare immensa sorpresa e ammirazione. Quindi non per tutti. Forse ancora oggi sarà questo il motivo per il quale poche persone dopo aver provato un profumo in olio ritornano alla versione alcolica. Forse perché quella è senza misteri e si può sentire anche da lontano senza sapere chi la indossa.
I profumi in olio di Absolu Aromatics
La collezione Absolu è una raffinata raccolta di profumi in olio, impreziositi da note di legno, incenso, ambra, spezie e fioriture, che attingono alla ricca tradizione aromatica del Medio e dell’Estremo Oriente. Divisa tra la serie Haute Concentration da 3,5 ml, dotata di dropper in cristallo e roll-on intercambiabile, e la versione Concentration da 10 ml roll-on da portare sempre con sé. Entrambe racchiudono la quintessenza di un’esperienza aromatica indimenticabile, pronta a essere svelata in ogni momento, ovunque tu vada, ma solo a chi vuoi tu.
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